Dal 22 al 29 aprile sarà ancora Fashion Revolution Week, quest’anno a dieci anni dal drammatico evento del crollo del Rana Plaza, in Bangladesh dove persero la vita 1.134 persone e oltre 2.500 furono ferite.
Anche quest’anno il mondo del Commercio Equo e Solidale sostiene la Fashion Revolution: Equo Garantito, con Altromercato, Altraqualità, Equomercato, Meridiano361 e Progetto Quid insieme alla campagna internazionale Fashion Revolution, ricordano la tragedia del Rana Plaza che ha dato vita al movimento e rilanciano la raccolta firme per la campagna «Good Clothes, Fair Pay», per garantire un salario dignitoso a chi produce i nostri vestiti.
Tante le iniziative in giro per l’Italia nelle Botteghe del Commercio Equo e Solidale per non dimenticare e per proporre la moda etica e sostenibile come alternativa concreta per un mondo più giusto: vi terremo informati!
Firma anche tu e chiediti sempre “Chi ha fatto i miei vestiti?”
Indossare bei vestiti significa che le persone che li hanno fatti ricevono una paga equa per il loro lavoro. Ma in questo momento, la maggior parte dei lavoratori e delle lavoratrici tessili e dell’abbigliamento non può permettersi di vivere in alloggi dignitosi, mangiare cibo sano o andare dal medico. Hanno persino difficoltà a mandare i loro figli a scuola.
Quando apri l’armadio, non dimenticare mai di chiederti “Chi ha fatto i miei vestiti?”. Un salario dignitoso non è un lusso, è un diritto umano fondamentale.
Chiediamo leggi che proteggano il diritto umano a una retribuzione equa.
Vogliamo un salario dignitoso per le persone che realizzano i nostri vestiti in tutto il mondo. L’Unione Europea ha il potere di cambiare questo e per questo la tua firma può fare la differenza.
Tutte le informazioni su Fashion Revolution 2023
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