Cosa deve ancora accadere?
Cosa deve ancora accadere perché ci si renda conto che abbiamo imboccato la strada sbagliata?
Quanti altri bambini, donne e uomini che sfuggono a violenze e a situazioni economiche insostenibili nei loro paesi d’origine dovranno essere sacrificati? Quanto tempo passerà prima che in Italia si smetta di chiamare ‘clandestini’ dei migranti o dei profughi?
Queste e altre domande devono trovare delle risposte strutturali al di là della retorica provocata dall’emozione del momento.
“Il Movimento del Commercio Equo e Solidale nasce e cresce proprio dalla consapevolezza che è necessario partire dal superamento delle disuguaglianze economiche a livello globale per cercare vie più sensate di sviluppo, compatibili con il rispetto delle persone e dell’ambiente.
Ogni giorno vogliamo ripetere con forza da tutte le nostre botteghe che bisogna cambiare strada, creando un’economia fondata sulla relazione e sull’equità, su scambi solidali e su un’idea di futuro in cui l’economia crei benessere diffuso, non ricchezza per pochi e le stragi di Lampedusa per gli altri”.
Alessandro Franceschini, Presidente AGICES