Good Clothes Fair Pay - Equo Garantito

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Good Clothes, Fair Pay: abbiamo bisogno di 1 milione di firme

Good Clothes Fair Pay

Con la campagna Good Clothes, Fair Pay abbiamo più volte affrontato il tema dell’impatto negativo dell’industria della moda, dei suoi devastanti effetti sulle persone – donne in primis – e sul pianeta. Nel corso degli anni, fortunatamente, qualcosa è cambiato in meglio, a partire dalla maggiore attenzione dei consumatori e delle consumatrici nelle proprie scelte di “abiti puliti”.

I dati raccolti e le evidenze dimostrano, però, che la strada da percorrere è ancora lunga: molti (troppi) marchi della moda – inclusi quelli più noti e “fashion” – hanno fatto solo promesse, senza cambiare realmente le loro pratiche commerciali sleali, a danno dei soggetti più vulnerabili.

È per questo che – ormai da qualche mese – è attiva la campagna Good Clothes, Fair Pay ma serve il vostro aiuto!

NON possiamo aspettare l’impegno volontario o spontaneo dei marchi della moda: servono leggi e obblighi per regolare l’industria tessile.

Good Clothes Fair Pay: una moda etica è possibile

Good Clothes, Fair Pay è un’iniziativa europea – promossa dalla società civile e da numerose coalizioni e reti internazionali, tra cui Abiti Puliti/Clean Clothes Campaign, WFTO Organizzazione Mondiale del Commercio Equo e Solidale, FTAO Fair Trade Advocacy Office – che chiede una legislazione sui salari dignitosi in tutto il settore dell’abbigliamento, del tessile e delle calzature.

Si tratta di un’iniziativa europea di legge popolare (Iniziativa dei Cittadini Europei – ICE) che per essere ascoltata richiede 1 milione di firme (non è una “petizione” ma un atto ufficiale registrato per una possibile iniziativa di legge.

Il tempo stringe, mancano poche settimane alla chiusura delle adesioni e rischiamo di non farcela…

FIRMA ANCHE TU, CI VOGLIONO POCHI SECONDI

APPROFONDISCI E CONOSCI L’IMPATTO NEGATIVO DELL’INDUSTRIA DELLA MODA