Per una Due Diligence che includa i più deboli - Equo Garantito

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Per una Due Diligence che includa i più deboli: il punto di vista del movimento equosolidale

Per una Due Diligence che includa i più deboli

La recente proposta di Direttiva Europea sulla Dovuta Diligenza è sicuramente un passo avanti. Un’assunzione di responsabilità da parte delle imprese rispetto al loro ruolo in materia di impatto delle produzioni sui diritti umani e ambientali. Ma il documento presenta ancora alcuni limiti anche dal punto di vista del Commercio Equo e Solidale.

È quanto condiviso da Equo Garantito e Fairtrade Italia che, in linea con quanto espresso dal movimento internazionale del Commercio Equo e Solidale, hanno espresso oggi sul blog di Impresa2030, la campagna italiana a cui le due organizzazioni aderiscono, per una Due Diligence che includa i più deboli.

Per una Due Diligence che includa i più deboli

Le asimmetrie di potere e l’iniqua distribuzione delle risorse nelle catene di fornitura globale si ripercuotono sugli anelli più deboli, come le donne, che in molti Paesi in via di sviluppo non possono accedere a un’istruzione adeguata, non hanno diritto alla proprietà della terra e quindi a godere dei frutti del loro lavoro.

Una normativa efficace può cambiare il paradigma di fare impresa. Il rischio, tuttavia, è che diventi solo un’ennesima lista di regole da spuntare, senza un reale impatto positivo per le persone e per l’ambiente.

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